mercoledì 15 novembre 2017

Le_rane_aristofane

Può la poesia salvare il mondo? Il poeta, inteso come autore la cui opera raggiunge facilmente la mente ed il cuore di molti, deve fornire solo personaggi netti e probi, che siano esempio da imitare (eroi) per formare buoni cittadini? Può il poeta rappresentare l'intreccio di bene e di male proprio di ciascun individuo, rischiando di allentare la tensione a migliorare se stessi ed aprire la strada a qualche forma di decadenza?
Comunque la pensiate, questi sono considerati i temi della commedia di Aristofane "Le rane". Come molti altri contenuti della produzione teatrale greca del V secolo, anche questi sembrano temi universali, senza tempo tanto che noi posteri, a distanza di molti secoli, li sentiamo attuali. Riguarda la funzione didattica dell'arte e quindi si interroga sulla necessità di un condizionamento, una limitazione alla libertà artistica di rappresentare qualsiasi cosa perchè la libertà è limitata dalla responsabilità dei poeti nella formazione di buoni cittadini. La stessa cosa ci chiediamo oggi riguardo la responsabilità di tutti coloro che per mestiere o per natura hanno il talento o la possibilità di formare o influenzare le opinioni altrui.