mercoledì 24 febbraio 2016

Capo Rama

Capo Rama e costa di Terrasini, Trappeto e Balestrate di Giuseppe Ippolito
passeggiata di interesse geologico

La metà orientale del Golfo di Castellammare alterna coste alte e rocciose (falesie) e spiaggie di sabbia. Le rocce affioranti nei pressi dei ruderi della Torre di Capo Rama sono calcari di piattaforma carbonatica del Triassico (Norico sup.). Osservandone i dettagli si riconoscono le caratteristiche sedimentologiche degli ambienti di retroscogliera: bassi fondali marini ricchi di fango calcareo, separati dal mare aperto da una barriere corallina. Ambienti simili a questo si possono oggi osservare lungo le coste dei mari tropicali.
Sedimentologi e geologi, nell'esaminare la successione sedimentaria di Capo Rama, hanno evidenziato una caratteristica ciclicità di facies (Catalano et al., 1974). Ogni 2,5 metri circa di spessore di roccia si ripetono in ordinata successione tre litologie afferenti ad altrettanti ambienti attuali contigui ed adiacenti, dalla laguna di retroscogliera alla piana littorale emersa e in erosione. Il termine inferiore di ogni ciclo è costituito da dolomie e calcari dolomitici a megalodontidi che rappresentano, nell'ambiente originario, la condizione di laguna sommersa. I megalodontidi sono infatti una famiglia di grandi molluschi bivalvi filtratori che vivono infossati nel sedimento delle lagune di retroscogliera e vengono spesso ritrovati fossili ancora in posizione di vita. Termine intermedio, soprastante al precedente, è costituito dalle Dolomie stromatolitiche e loferitiche. L'ambiente deposizionale di questo termine è l'area tidale che alterna emersione e immersione con le maree. In questo ambiente si formano e si accrescono le stromatoliti, strutture sedimentarie finemente laminate costruite, nei sedimenti delle piane tidali, ad opera di microrganismi fotosintetici come alghe e batteri. I microrganismi formano nel tempo una successione di tappeti algali mucillaginosi che intrappolano i fini sedimenti carbonatici della piana littorale. Terzo ed ultimo elemento del ciclotema sono le brecce loferitiche: prodotte dall'alterazione meteorica che si avvia durante prolungate fasi di emersione della piana tidale. Dopo una discontinuità erosiva inizia un nuovo ciclotema. Poco distante, a Cala Rossa, affiorano altre rocce calcaree di colore grigio-chiaro e rosa, depositatesi in ambiente pelagico (mare profondo distante dalla costa) in tempi più recenti, tra il Malm e l'Eocene sup., e contenenti fossili di organismi unicellulari pelagici(Catalano et al 1973). Altri affioramenti sedimentari, ancora più recenti, pliocenici e pleistocenici, si trovano lungo le spiagge di Trappeto e Balestrate e conservano fossili di ambiente neritico (mare poco profondo), soprattutto lamellibranchi dei generi Chlamis e Pecten, gasteropodi e brachiopodi.
Merita un accenno la flora xerofila ed alofila di Capo Rama dominata dalle autoctone palma nana (Chamaerops humilis)ed efedra (Ephedra sp.), cui negli ultimi decenni si è aggiunta una cactacea nordamericana naturalizzata, l'Opuntia stricta. Poco rimane della vegetazione dei litorali sabbiosi rimossa da tempo per far spazio alla balneazione di massa.
Programma
Partenza alle ore 9.00 da Piazza Europa a Palermo per Terrasini e Capo Rama, visita guidata per l'osservazione e la descrizione degli affioramenti rocciosi di Capo Rama e Balestrate. Rientro previsto a Palermo per le 14.00. Eventuale e facoltativa visita al Museo Daumale di Terrasini.
Scheda tecnica
La passeggiata sulle falesie di Capo Rama e lungo la costa di Trappeto presenta dislivello e lunghezza trascurabili. Si cammina su sterrate, sentieri, scogliera calcarea e spiaggia; Difficoltà: facile, turistica (un omino)

Informazioni: Giuseppe Ippolito 3403380245, Sede 0916824488.

Artemisia, società cooperativa a r.l. per il turismo sostenibile e l'educazione ambientale. Via Serradifalco, 119 - 90145. Palermo. Tel. 091/6824488; 340/3380245; E-mail: artemisianet@tin.it Sito: http://www.artemisianet.it

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